Quando un’azienda vede una buona opportunità di business o di marketing nel settore dello street food e del catering, emerge subito l’esigenza di decidere come organizzarlo e con quali strumenti.
Un bel food truck è senza dubbio un mezzo ideale per tante valide ragioni:
- permette una grande mobilità;
- si adatta a qualsiasi settore merceologico;
- è uno strumento flessibile che permette molteplici modalità di lavoro;
- può accogliere una cucina altamente professionale;
- è facile da brandizzare e offre grande visibilità;
- costituisce un forte richiamo visivo per la clientela;
- ha costi d’investimento e manutenzione contenuti;
- rende il lavoro meno monotono e più allegro.
L’elenco potrebbe facilmente estendersi ad altri aspetti, ma è sufficiente a spiegare il motivo per cui sempre più imprese scelgono i food truck per aumentare le occasioni di profitto e promuovere il marchio e i prodotti.
La parte difficile arriva nel momento in cui bisogna decidere a chi rivolgersi per ottenere un veicolo bello, efficiente, sicuro e funzionale ai propri obiettivi.
Comprare un food truck non è un’operazione semplice anzitutto perchè le imprese che si avvicinano per la prima volta a questo settore non hanno costruttori di riferimento.
Essendo un mercato di nicchia non esistono grandi brand conosciuti da tutti, per cui acquistare un food truck non è come acquistare un’auto o una moto, dove la notorietà del marchio costituisce un elemento di garanzia.
Inoltre i food truck sono veicoli speciali che, trattando prodotti alimentari, devono rispettare una serie di normative sanitarie e stradali.
A questo si aggiunge il difficile compito per il compratore di assicurarsi della qualità dell’allestimento, dei materiali usati e delle attrezzature installate.
Non semplice per i non addetti ai lavori, per questo abbiamo deciso di darvi alcune linee guida per districarvi meglio in questo ambito evitando le brutte sorprese dopo l’acquisto.
Cosa chiedersi e cosa chiedere al costruttore del food truck per minimizzare i rischi all’acquisto
Per prima cosa bisogna usare il buon senso: pensare di poter comprare un food truck a un prezzo di poco superiore o persino inferiore al valore del veicolo a telaio, che costituisce la base dell’allestimento, è davvero poco intelligente.
Vi sono molti allestitori e venditori semi-improvvisati e ancor di più semi-professionali che vendono food truck personalizzati a prezzi molto bassi risparmiando su ogni aspetto possibile per offrire un prodotto apparentemente accattivante, ma fondamentalmente inefficiente e fragile, che spesso non rispetta le normative minime, sia in tema di igiene che stradali.
Un mezzo non a norma espone al rischio di multe salatissime, al blocco dell’attività e al sequestro del food truck stesso. Il risparmio iniziale sui costi viene compensato e surclassato più tardi da alti costi di manutenzione e riparazione, e una più alta occorrenza di imprevisti e intoppi nel funzionamento del truck.
In molti di questi casi manca quasi del tutto progettualità nel disegnare gli interni, l’ergonomia e la praticità del food truck ne risentono, di conseguenza l’ambiente di lavoro e il servizio offerto ai clienti vengono fortemente penalizzati.
Il buon senso serve anche a evitare di acquistare un food truck su internet come fosse un cellulare, in quel caso il “pacco” è assicurato, e considerando i prezzi di vendita che si osservano in piattaforme e canali di dubbia affidabilità, il rischio di truffe è altissimo.
Quando si decide opportunamente di rivolgersi a qualche costruttore più facilmente identificabile, farsi e fare le domande giuste è propedeutico a una buona scelta.
DOMANDE DA FARSI
- L’allestitore è affidabile? Su internet se ne parla bene o male? Ha delle buone recensioni sui canali social?
- Dove ha sede l’azienda? Si può contattare facilmente? Se contattato, risponde rapidamente alle mie richieste?
- Il food truck che mi stanno proponendo è nuovo, usato oppure è un vecchio mezzo usato riadattato e verniciato alla bene e meglio?
- Se il food truck è usato, quanto riportato sul libretto di circolazione corrisponde alla realtà del veicolo?
- Il food truck rispetta la normativa sanitaria vigente?
- Quali sono le conseguenze legali per chi non rispetta le norme sanitarie e di omologazione?
- Il venditore rilascia tutte le certificazioni ed è abilitato a svolgere l’attività?
DOMANDE DA FARE AL COSTRUTTORE DEL FOOD TRUCK
- Il food truck si guida con la patente B? Se sì, rispetta i criteri di peso e dimensioni dettate dal costruttore del veicolo?
- Le attrezzature interne sono professionali? Che marche vengono installate?
- Gli impianti sono professionali? Per esempio l’impianto elettrico è dimensionato correttamente? Ogni utilizzatore è protetto da un magnetotermico? L’impianto dell’acqua rispetta le normative sanitarie richieste?
- I piani di lavoro sono in acciaio inox?
- Il pavimento è antibatterico e antiscivolo? Oppure è costituito da un pezzo di legno o, peggio, da lastre di alluminio mandorlato?
- I frigoriferi garantiscono la temperatura reale anche in situazioni di caldo estremo?
Bisogna inoltre essere consapevoli che al di là degli aspetti macroscopici ciò che rende un food truck superiore in prezzo e qualità è una sommatoria di dettagli legati ai materiali usati, al modo in cui sono assemblati, ai processi costruttivi che influenzano la solidità del food truck, ma anche l’illuminazione, le rifiniture, le vernici utilizzate e via dicendo.
Raccogliere informazioni su una pluralità di aspetti consentirà di farsi un’idea più chiara sul prodotto; allo stesso tempo il grado di disponibilità del costruttore a rispondere in modo chiaro e trasparente a tutti i quesiti rappresenta un importante indice di affidabilità e competenza.
Un food truck incorpora la doppia funzione di mezzo di trasporto e mezzo di lavoro, è doppiamente importante, quindi, che sia sicuro, solido e funzionale e lo rimanga il più a lungo possibile.
Un food truck non si compra tutti i giorni, meglio sceglierlo speciale!