Chiunque abbia provato ad aprire un’attivitá economica sa quanto sia difficile, soprattutto quando, in mancanza di sufficiente capitale finanziario, si deve ricorrere a finanziamenti pubblici o privati.
Spesso le idee ci sono, e sono anche buone, ma il progetto imprenditoriale non si realizza per qualche impedimento burocratico o per l’impossibilitá di ottenere un prestito iniziale.
Nel sud Italia in particolare, si scontrano con questa realtà anche molti aspiranti venditori ambulanti che vorrebbero aprire un food truck, ma non hanno mezzi sufficienti.
La buona notizia per tutte queste persone è che da Gennaio 2018, grazie al decreto attuativo “Resto al Sud”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a Dicembre 2017, finanziare l’avvio di un’attività di commercio itinerante con autonegozio street food è decisamente alla portata di tutti.
Il bando è dedicato ai giovani sotto i 36 anni che vivono nel Mezzogiorno, con l’obiettivo di attivare interventi di sostegno imprenditoriale ad alta intensità e incentivare la nascita di nuove imprese.
Bando “Resto al Sud”: regole e requisiti per la domanda
Il decreto n. 174/2017 stabilisce le regole per la fruizione degli incentivi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile allo scopo d’incoraggiare la costituzione di nuove imprese nelle regioni del sud Italia:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
I requisiti per partecipare al bando:
- etá compresa fra i 18 e i 35 anni;
- essere residenti in una delle regioni sopra elencate.
Tali soggetti possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni solo se al momento della presentazione della domanda sono già costituiti, o entro 60 giorni dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria si costituiscono, in una delle seguenti forme giuridiche:
- impresa individuale;
- società, incluse le società cooperative.
In caso si risieda all’estero al momento della comunicazione di esito positivo, si hanno 120 giorni di tempo per costituire una società o impresa individuale.
Per richiedere i finanziamenti non si può:
- essere già assunti a tempo indeterminato in qualche azienda;
- essere titolari di altre imprese;
- aver beneficiato negli ultimi 3 anni di altri incentivi.
Cosa si può finanziare:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di immobili;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature hardware, software, soluzioni ict, materie prime, materiali di consumo;
- utenze, affitti, leasing e assicurazioni;
Spese escluse dal finanziamento:
- spese di progettazione;
- consulenze;
- costi del personale.
Criteri di valutazione del progetto presentato:
- adeguatezza e coerenza delle competenze dei soci, incluse quelle manageriali;
- potenzialità del mercato target;
- vantaggio competitivo e strategie di marketing;
- sostenibilità tecnico-economica e finanziaria.
Se Invitalia (Agenzia per lo Sviluppo), dopo aver analizzato il progetto e constatato il rispetto dei requisiti, approva l’accesso alle agevolazioni, si procede con la richiesta di finanziamento a una delle banche convenzionate.
Il finanziamento è garantito dal fondo di garanzia per le PMI e va restituito in 8 anni. Gli interessi, invece, li copre Invitalia.
L’incentivo previsto può raggiungere un massimo di 50 mila euro se ci si costituisce in impresa individuale e fino a un massimo di 200 mila euro se ci si costituisce in società (50 mila euro per ciascun richiedente fino a un massimo di 4 persone).
Il prestito copre l’avvio di attività di produzione di beni e servizi.
Invitalia ha prodotto un video esplicativo che sintetizza quanto detto finora:
Rimandiamo al sito di Invitalia per approfondimenti e presentazione della domanda al bando.
Ricordiamo che la domanda si può presentare esclusivamente online, essendo provvisti di firma digitale e posta certificata PEC.
INFOGRAFICA di sintesi:
Infografica Resto al Sud Invitalia de Trovabando
Perchè aprire un food truck nel sud Italia, oggi
Un requisito non incluso nel bando “Resto al Sud”, ma suggerito dalla lunga esperienza nel settore dello street food in Italia, è la passione per il cibo di strada e i veicoli a motore.
Sul food truck si trascorrono molte ore quotidianamente e il truck è uno strumento di lavoro e di spostamento allo stesso tempo.
Il cibo che si prepara e i piatti che vengono proposti alla clientela devono incontrare i gusti della gente, devono essere buoni e trasmettere l’amore per questo lavoro. Possibilmente avere un tocco di originalità.
Uno dei principali motivi per comprare un food truck nel sud Italia ed entrare nel business della ristorazione itinerante, è che nessuna crisi potrà mai allontanare le persone dal gustarsi un pasto di buona qualità a prezzi accessibili, fatto che limita di molto i rischi d’impresa rispetto a tanti altri settori.
È ben noto, inoltre, quanto sia alto il livello d’importanza che nel sud Italia si dà al buon cibo, compreso lo street food.
Grazie al bando “Resto al Sud” è dunque più facile finanziare l’apertura di attività collegate alla ristorazione e alla somministrazione di cibo di strada. Tra le tante tipologie di food truck che è possibile aprire, vi sono furgoni e ape street food per la vendita di prodotti molto popolari:
- gelateria;
- pasticceria;
- bar caffetteria;
- pizzeria itinerante (ape pizza);
- ecc.
Oppure si possono aprire food truck che propongono prodotti tipici regionali:
- arrosticini abruzzesi;
- bombette pugliesi;
- arancini siciliani;
- ecc.
Ovviamente, una terza alternativa è quella di aprire uno street food vendendo cibo esotico, appartenente ad altre tradizioni culinarie:
- crepes;
- hamburger;
- sushi;
- tacos;
- empanadas;
- ecc.
Inoltre una soluzione che può aprire molte opportunità di business consiste nell’offrire un servizio di catering per eventi e matrimoni.
Vi invitiamo a capire meglio come funziona guardando a un esempio di successo che può servire da modello per nuove avventure imprenditoriali nel sud Italia.
Le strategie commerciali dei food truck di successo sono molteplici e c’è sempre spazio per nuove iniziative, a patto di avere sufficiente iniziativa.